Secondo l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa la ripresa del mercato immobiliare post lockdown ha fatto capire l’importanza attribuita all’abitazione, così come confermato anche dai dati dell’Agenzia delle Entrate riferiti al terzo trimestre del 2020.
Molti hanno pensato di cambiare casa realizzando acquisti migliorativi, indirizzati su immobili di metratura più ampia o dotati di spazi esterni.
Gli investitori si sono fermati durante il confinamento per capire cosa sarebbe successo per poi rimettersi in moto in estate e a settembre. I segnali positivi, iniziati a maggio, sono continuati fino a settembre ma l’arrivo della seconda ondata ha nuovamente rallentato il mercato.
Gli incentivi per ristrutturare gli immobili sono apprezzati e, in qualche modo, stanno sostenendo il mercato dell’usato mentre sul nuovo sembrerebbe confermata la tendenza che vede un adeguamento dell’offerta alle nuove caratteristiche ricercate dai potenziali acquirenti.
La ripresa dei valori degli anni scorsi, soprattutto nelle metropoli, aveva determinato uno spostamento dei potenziali acquirenti nelle periferie e nell’hinterland delle grandi città alla ricerca di case dal prezzo più accessibile. Questo trend dovrebbe confermarsi anche alla luce dei nuovi desideri (spazi esterni e metrature più ampie) più facili da trovare fuori dalle metropoli.
Ci si attende una tenuta delle tipologie signorili, segmento meno intaccato dalla pandemia. Nonostante il calo dei flussi turistici esteri, le località turistiche hanno tutto sommato tenuto grazie ad un turismo di prossimità che potrebbe continuare anche nel corso del 2021.
Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, che ha risposto più velocemente ai cambiamenti avvenuti, il 2020 si è chiuso con canoni in ribasso, soprattutto per la maggiore offerta presente sul mercato.
Il 2021 potrebbe dare ancora segnali debolmente negativi e la ripresa si attende nel 2022. Su questo segmento è più difficile fare previsioni perché incideranno il ritorno dei turisti e quindi la gestione degli short rent e il ricorso a smart working e didattica a distanza. Più incertezze ci saranno sul lavoro e più si sarà propensi a scegliere l’affitto aumentando così la domanda.
Il 2021 potrebbe vedere un recupero delle transazioni in tutte le realtà (a livello nazionale tra 550 e 560 mila) e prezzi ancora in diminuzione (tra -2% e 0%). Questi ultimi potrebbero recuperare nel 2022. Ma il punto cruciale da cui dipenderanno le sorti del mercato immobiliare sarà la tenuta dell’economia e dei posti di lavoro su cui, al momento, ancora non sono del tutto evidenti gli effetti della pandemia. Le incertezze ci sono ed è difficile fare i conti con l’emergenza sanitaria e le aspettative legate anche all’arrivo del vaccino, ma più volte il mercato immobiliare ci ha sorpreso grazie al desiderio di acquistare casa che sembra invece resistere nonostante tutto.
PREVISIONI PREZZI 2021 – GRANDI CITTA’