Il superbonus stimola la nascita di imprese edili (+4.971 tra luglio e settembre scorsi) e questo consente al sistema imprenditoriale italiano di tenere le posizioni, aumentando di quasi 24mila unità rispetto al trimestre precedente. E’ quanto emerge dai dati di Unioncamere-InfoCamere sulla dinamica delle imprese italiane.
Le risorse per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare sembrano avere inciso sulla vitalità di un settore cruciale come quello delle costruzioni che, tra luglio-settembre, si segnala per un incremento dello 0,6% su base trimestrale, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per i tre quarti (3.691 imprese) questa crescita si deve alle piccole realtà individuali, agli specialisti nelle attività di impiantistica e di finitura degli edifici e ai posatori di infissi.
Tra le regioni, in termini assoluti è la Lombardia (con 3.604 imprese in più rispetto alla fine di giugno) ad avere fatto segnare il bilancio più ampio, seguita da Campania (+3.461) e Lazio (+3.403).
In termini assoluti, la graduatoria dei saldi più consistenti riflette invece la mappa delle province a maggiore concentrazione di attività economiche, con Roma in testa (con 2.653 imprese in più nel trimestre), seguita da Milano (+2.021) e Napoli (+1.748).
Oltre la metà del saldo trimestrale (il 62%) è stata determinata dalle imprese costituite in forma di società di capitali (+14.660 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita nel periodo dello 0,83%), mentre la restante parte è da attribuire sostanzialmente alle imprese individuali, aumentate di 9.325 unità (+0,3%).
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